sabato 26 gennaio 2008

RITALIN...così come mi vuoi!


Il Ritalin è della classe delle anfetamine come l'extasy, l'LSD, cocaina, morfina, ecc, ecc.
Dal 1989 è stato ritirato dal mercato e messo nella tabella degli stupefacenti dal nostro Ministero della sanità, per decreto ministeriale dal marzo 2003 è stato spostato dalla tabella degli stupefacenti a quella degli psicofarmaci.

Quindi ci troveremo a breve medici che prescriveranno il Ritalin. Questa anfetamina ha, nelle intenzioni del Ministro, lo scopo di curare i bambini affetti da ADHD, sindrome da iper-attività. Non è una malattia ma un insieme di comportamenti ritenuti non normali che vengono riportati alla normalità dal Ritalin.
Il metilfenidato (nome chimico del Ritalin) esiste da molto tempo e si sono trovati gli effetti "positivi" sui bambini, effetti apprezzati dai genitori e dagli insegnanti, sulla base di questo si è costruita la sindrome ADHD.
Va evidenziata la pericolosità di questa anfetamina che:
  • porta i genitori a non occuparsi del problema del figlio sostituendo le necessità affettive del piccolo con una droga,
  • mette il bambino in condizione di non occuparsi più delle sue difficoltà per il resto della vita passando da una dipendenza all'altra,
  • da valore sociale e istituzionale alle droghe come modo di risolvere i problemi personali.
Il mestiere di genitore è un mestiere difficile ma sappiamo per esperienza personale o per averlo visto, che le richieste dei figli di avere una relazione adeguata viene boicottata con la tipica frase "cosa vuoi? tieni questo!".
Non c'è da attendersi che i bambini iperattivi abbiano di meglio che una confezione di Ritalin e c'è da attendersi che molti medici chiamati ad accontentare i genitori non sappiano fare altro. Viviamo in una società veloce è questa anfetamina ha un effetto velocissimo.

L'associazione culturale "progettoERMES" ha come scopo la promozione e l'approfondimento di tematiche riguardanti la Comunicazione e la Psicologia Olistica con particolare riferimento alla comunicazione intra e interpersonale e alle difficoltà relazionali e individuali.Attivare percorsi finalizzati al benessere psico-fisico. Coordinare, organizzare, promuovere seminari, corsi formativi e informativi, incontri, eventi culturali e artistici.
Stimolare la comunicazione tra associazioni e istituzioni.

Le donna nell'arte