mercoledì 18 giugno 2008

Discalculia: più diffusa della dislessia



La discalculia tra i bambini è più diffusa della dislessia: lo riporta uno studio commissionato dal ministero cubano della salute e dell’educazione coordinato da Brian Butterworth, professore di neuroscienza cognitiva all'University College di Londra.

La discalculia è un disturbo congenito che causa difficoltà nella comprensione dei numeri e, in generale, dell'aritmetica. La discalculia rientra nei cosiddetti disturbi specifici dell’apprendimento, come la dislessia che ha la sua più evidente manifestazione nella difficoltà dei soggetti colpiti a leggere speditamente e correttamente ad alta voce, e la disortografia o disgrafia che è invece il disturbo correlato alle difficoltà di scrivere le parole correttamente.
L’indagine, che ha coinvolto 1500 scolari, ha evidenziato che soffre di questo disturbo tra il 3 e il 6 per cento dei bambini, contro il 2,5- 4,3 per cento dei bambini dislessici.

Secondo Butterworth, la discalculia non è correlata al grado di istruzione dei bambini ma a una vera e propria “carenza del senso dei numeri” che rappresenta un ostacolo all’apprendimento della matematica.

Un altro recente studio dell'Istituto di Salute e Ricerca Medica a Parigi, attraverso la risonanza magnetica aveva individuato la regione del cervello coinvolta nella discalculia. Si tratta del solco intraparietale destro, così denominato per la sua forma. Negli individui affetti da discalculia, funzionerebbe in maniera anomala e talvolta è anche meno profonda e più corta del normale.

Fonti: AGI, La Repubblica on line - Tecnologia e Scienza

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